Ieri MF-Milano Finanza ha pubblicato un articolo dal titolo “Fondi pensione complementare, chi ha battuto il TFR. Questa volta ha vinto il TFR”, in cui segnala come nell’anno 2018 i rendimenti ottenuti siano sostanzialmente tutti negativi sia per i Fondi Aperti (valore medio - 3,7%) che per i Fondi Negoziali (valore medio dei vari comparti presenti nelle loro offerte, - 2,46%), anche nei loro comparti cosiddetti “garantiti”, a causa dell’andamento pessimo del mercato finanziario, sopratutto azionario, rispetto al rendimento del TFR che è stato del + 1,86%.
L’articolo evidenzia comunque che la scelta di iscriversi alla previdenza complementare è ampiamente positiva per i lavoratori, dato che dal 2008 ad oggi i Fondi pensione vantano un rendimento annuo medio superiore al TFR: i Fondi Negoziali (FPN) e i Fondi Aperti (FPA) hanno ottenuto infatti rispettivamente un + 3,1% e un + 2,8% rispetto al + 2,1% del TFR. Se vuoi leggere l'articolo clicca qui.
Previndapi in questa analisi si pone in una posizione di eccellenza per i propri iscritti: il rendimento del 2018 è stato infatti ampiamente positivo, + 2,9%, e anche su base decennale il rendimento medio annuo ottenuto è stato del + 3,6% (si ricorda che a questi valori occorre aggiungere il significativo rendimento “virtuale" derivante dal versamento dei contributi aziendali, che se non si fosse iscritti alla previdenza complementare l’azienda non darebbe al lavoratore).
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