PREVINDAPI è classificato come Fondo pensione preesistente (costituito prima del 1993) e opera secondo un regime a contribuzione definita e capitalizzazione individuale. In questo modello:

• la contribuzione è prestabilita (l'importo dei versamenti è definito);
• la prestazione finale non è garantita a priori, poiché dipende dai rendimenti maturati;
• ogni versamento trimestrale dà luogo all'apertura di una posizione assicurativa individuale (polizza), alimentata dai contributi e dai relativi rendimenti.

Il Fondo è gestito attraverso un mono-comparto assicurativo garantito di Ramo I (polizze vita) e Ramo V (operazioni di capitalizzazione), sulla base della polizza 8200/P e relative appendici, sottoscritta con un pool di compagnie assicurative: Allianz (impresa delegataria), Generali, Reale Mutua e GamaLife.

Modalità di adesione e contribuzione

Le aziende che applicano il CCNL Confapi-Federmanager versano, a prescindere dall'adesione individuale al Fondo, un contributo pari allo 0,5% (cosiddetta adesione contrattuale) della retribuzione annua lorda per ciascun Dirigente e Quadro Superiore, come previsto dall'accordo del 16 novembre 2016.

Tale importo si somma agli eventuali contributi apportati dall'adesione individuale a PREVINDAPI.

L'adesione, libera e volontaria, del dirigente o del quadro superiore può avvenire tramite o attraverso il versamento del TFR maturando oppure, oltre al TFR, anche con un versamento addizionale volontario da parte del lavoratore (minimo 4% della retribuzione per i Dirigenti e minimo 3% per i Quadri Superiori).

Tale versamento volontario dà diritto a un contributo aggiuntivo dell'azienda:

• 4,5% della RAL per i Dirigenti fino a un massimale di € 190.000, con un minimo di € 6.000
• 3,5% della RAL per i Quadri Superiori fino a un massimale di € 90.000

Modifiche avvenute in seguito ai rinnovi del CCNL

Con l'ultimo rinnovo del CCNL, sottoscritto il 23 marzo 2025, sono state introdotte le seguenti novità per i dirigenti:

• A decorrere dal 1° gennaio 2025, la contribuzione aziendale sarà aumentata dello 0,5%, portando il contributo a carico dell'azienda al 5% della retribuzione globale lorda effettivamente percepita.
• Il massimale retributivo su cui si calcola il contributo viene innalzato da € 180.000 a € 190.000 annui.
• La soglia minima garantita del contributo aziendale è elevata a € 6.000 annui (rispetto ai precedenti € 4.800), indipendentemente dalla RAL del dirigente.